NUOVA SUBARU TREZIA 2011 - La nuova Subaru Trezia verrà presentata ufficialmente al prossimo Salone dell'Auto di Ginevra e verrà introdotta sul mercati italiano a partire dal 26 febbraio 2011. Il nuovo modello, "parente stretto" della Toyota Verso S, ha una carrozzeria monovolume, 5 comode porte e dimensioni da utilitaria che la rendono agile anche in città: l'auto misura: 3,99 metri di lunghezza, 1,70 m di larghezza e 1,60 m di altezza. Il passo (distanza tra i due assi) della nuova Subaru Trezia misura 255 cm e ciò ha permesso ai progettisti di ricavare un abitacolo comodo e spazioso che può ospitare fino a 5 persone. Anche il vano bagagli, in rapporto alle dimensioni esterne, vanta misure di tutto rispetto e ha una capacità di 429 litri, che possono diventare 1.388 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori. La gamma della nuova Subaru Trezia sarà articolata su tre allestimenti: Comfort, Trend ed Exclusive; tutti con una buona dotazione di serie che comprende: 7 airbeg, ABS, EBD, VDC, clima manuale, attacchi Isofix posteriori, radio con cd e 4 altoparlanti, connessione USB ed Aux-in nel cassettino. Per quanto riguarda i motori sono previsti un propulsore a benzina da 1.3 litri e 99 CV oppure un diesel da 1.4 litri in grado di erogare 90 CV, entrambi forniti da Toyota. Il listino prezzi della Subaru Trezia varia tra i 15.980 Euro e 21.480 Euro.
venerdì 4 febbraio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
MINICAR E SICUREZZA, INTERVIENE L'AISCAM
Roma, 26 Gennaio 2011- Un altro ragazzo ha perso la vita a bordo di una minicar. È successo nel fine settimana vicino Bologna. Un'ennesima tragica notizia che contribuirà a rinfocolare le polemiche su queste vetturette.
“Il vero problema delle minicar però -dice l'Ing. Filippo Moscarini, presidente di AISCAM - è proprio la comunicazione che si fa su di esse e l'immagine che hanno acquisito negli anni. Se fossero utilizzate come piccoli veicoli utilitari idonei per il trasporto di merci e passeggeri nei centri urbani se ne parlerebbe assai meno. Del resto, da sempre esistono i tre ruote, che hanno una stabilità anche inferiore, ma dei quali non si parla perché sono in mano a guidatori più maturi”.
“Le minicar invece, soprattutto nelle grandi città italiane, sono finite in mano ai ragazzi, e nel tempo hanno assunto la fisionomia di vere e proprie automobili, senza averne, per motivi intrinsechi con la loro natura di ciclomotori a quattro ruote, le caratteristiche di sicurezza”.
“Allora educhiamo i ragazzi con specifici corsi e con un apposito test pratico per conseguire il patentino -che potrebbe arrivare nel 2013- a gestire nella maniera più adeguata questi veicoli. E rendiamo più scarne le vetturette, investendo i soldi risparmiati su dotazioni tecniche di sicurezza, come l'ABS. Senza aumentare comunque il peso dei veicoli. Perché altrimenti si ricadrebbe nella tipologia dei quadricicli pesanti, che già esistono, sono equiparati ai motocicli e si guidano a 16 anni con la patente A1!”.
In relazione a quanto si è detto negli ultimi tempi, Aiscam vuole anche sottolineare come non si possa parlare di carenze normative per le minicar. E tanto meno si possono ipotizzare norme nazionali d'omologazione più severe: la materia è normata a livello comunitario ed esiste un principio di libera circolazione delle merci e di mutuo riconoscimento delle omologazioni. Si può invece intervenire nella fase attuale, inserendosi nel lavoro che la Commissione Europea sta conducendo per introdurre nel 2013 nuove prescrizioni omologative di tale tipologia di veicoli.
[Fonte: Comunicato Stampa GAS Communication srl]
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