domenica 23 dicembre 2007

FIAT BRAVO CROSSOVER 2009




Quando fu presentata la nuova Bravo, due anni fa, la Fiat precisò che sarebbe stata commercializzata solo la versione 5 porte, e fin'ora così è stato. Però, in un mercato sempre più diversificato, dove anche nel segmento C si fanno largo vetture di nicchia ( Coupè, CC, Suv, Crossover, Mpv ) questa strategia potrebbe risultare stretta, e ultimamente in internet circolano con sempre maggior frequenza indiscrezioni su nuove possibili versioni della Bravo: SW, CC, Suv.
La ricostruzione che vedete nelle foto è relativa ad una probabile versione crossover della Fiat Bravo, che andrebbe a inserirsi fra un paio d’anni nella lotta tra le varie Qashqai -che pare la rivale d’elezione-, Tiguan e RAV4, puntando su una gamma mista, composta da versioni sia a trazione integrale che a trazione anteriore come avviene per la Fiat Sedici. Carrozzeria rialzata e fascioni paracolpi bene in evidenza sono sufficienti a conferire alla Fiat Bravo Cross quel piglio avventuroso che tanto successo sta riscuotendo presso settori sempre più ampi della clientela. Al contrario della Sedici, che sfrutta componentistica di origine esterna, la Bravo Cross sarà costruita attingendo al bagaglio tecnologico disponibile a Torino. Per ora, pero', nulla di ufficiale è stato comunicato.

sabato 22 dicembre 2007

I CONSUMI DELLE AUTO EURO 4 e EURO 5




Uno studio della T&E mostra come alcune case automobilistiche non prendano proprio in considerazione l’idea di ridurre le emissioni dei loro nuovi modelli, come richiesto dagli standard europei. Le emissioni delle tedesche sono aumentate dello 0.6%, mentre le italiane e le francesi sono riuscite a scendere dell’1.6%. Questo in media. Guardando nei dettagli delle tedesche la BMW ha ottenuto l’ottima riduzione del 2,5%, purtroppo non sufficiente a salvare la DaimlerChrysler (+2.8%) e Volkswagen (+0.9%). La palma dell’impegno va alla Toyota, che ha ridotto del 5%. I consumi di una Toyota media sono, comunque, maggiori di altre europee: 153 g/km. Una Peugeot Citroën venduta nel 2006 in Europa emette, in media, 142 g/km, una Renault 147 g/km e una Fiat 144 g/km. Le strategie per contenere le emissioni sono sia tecniche, nei motori, sia banali, nella riduzione del peso della vettura media. Una Fiat venduta nel 2006 pesava 40 Kg in più di una venduta nel 2005. Ok, l’aumento di peso e’ stato compensato dalle migliori prestazioni, ma i risultati sarebbero potuti essere molto migliori se quell’aumento di peso non ci fosse stato. Per confronto, un DaimlerChrysler e’ ingrassato di 62 Kg mentre una Peugeot Citroen e’ dimagrita di 9 Kg. Per la cronaca: il primo target alle emissioni dei veicoli in Europa era stato proposto dalla Germania nel ‘94, ratificato nel ‘95 e chiedeva di raggiungere entro il 2005 il risultato di 120 g/km. Nel ‘96 si aggiunse che gli obbiettivi potevano essere raggiunti nel 2005, “o al massimo entro il 2010″. Nel 1998 la European Automobile Manufacturers Association riuscì a far spostare a suo favore il bersaglio: accontentarsi di 140g/km nel 2008 e raggiungere i 120 nel 2012. Quest’anno si e’ deciso che nel 2012 si arriverà a 130g/km. Inutile dire che con tutta probabilità questo target verrà spostato ancora. Per raggiungere questo obbiettivo molte case automobilistiche stanno studiando nuove soluzioni tecnologiche, alcune già sul mercato, altre che faranno la loro comparsa tra pochi anni.